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Guida SEO per ecommerce | Per principianti

Guida SEO per ecommerce principianti

Ottenere più traffico è l’obiettivo che qualsiasi imprenditore di ecommerce ha in mente. Forse in passato avete già provato a seguire una guida SEO, nel tentativo di padroneggiare la SEO per ecommerce.

Traffico costante, qualificato e gratuito: a chi non interessa?

Ma occuparsi efficacemente di SEO per ecommerce non è facile; soprattutto a causa dei continui aggiornamenti dell'algoritmo dei motori di ricerca e delle possibili difficoltà a interpretare il gergo di settore.

Questa guida SEO per principianti vi spiegherà in modo semplice le basi della SEO per ecommerce. Per prima cosa, vedremo come affrontare la ricerca delle parole chiave. Poi ci soffermeremo su come strutturare e organizzare un sito web; e infine parleremo della SEO on page.

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Cos'è la SEO? Perché è utile seguire una guida SEO per ecommerce?

L'ottimizzazione sui motori di ricerca (SEO) è il processo volto a generare traffico organico, cioè gratuito e naturale, da siti come Google, Bing e Yahoo.

Quando fate una ricerca su Google, ad esempio, venite indirizzati alla pagina dei risultati di ricerca (SERP):

magliette donna SERP guida SEO per ecommerce principianti

Qui trovate dieci risultati organici, come quelli evidenziati in rosso nella figura qui sotto:

magliette donna risultati organici guida SEO per ecommerce principianti

Insieme ad essi, trovate anche annunci a pagamento (evidenziati in arancione) e risultati sponsorizzati di Google Shopping (evidenziati in fucsia):

magliette donna inserzioni guida SEO per ecommerce principianti

Dunque, seguire una guida SEO per ecommerce è utile per arrivare a far apparire i vostri prodotti tra questi dieci risultati di ricerca organici. Naturalmente, ci sono molte altre pagine da esplorare:

Guida SEO per ecommerce principianti - pagine risultati Google

Ma più alto è il numero della pagina su cui appare il vostro sito, minore è il traffico generato.

Alcuni anni fa, uno studio ha rilevato che solo il 4,8% degli utenti arriva a consultare la seconda pagina dei risultati di ricerca. E quanti consultano la terza pagina? Solo l'1,1%. Suppongo sia per questo che dicono che il posto migliore per nascondere un cadavere sia la seconda pagina di Google.

Un altro aspetto importante da considerare è la posizione occupata sulla prima pagina. Infatti, lo stesso studio ha rilevato che il risultato in cima alla prima pagina ottiene in media il 32,5% del traffico. Mentre il secondo risultato riceve solo il 17,6% del traffico. E che dire dei risultati dalla sesta posizione in giù? Mediamente ottengono un traffico inferiore al 5%.

L’obiettivo da perseguire grazie a questa guida SEO per ecommerce, quindi, è posizionarsi in cima alla prima pagina di Google, Bing, Yahoo, ecc. con i termini di ricerca normalmente digitati dai vostri potenziali clienti.

Guida SEO per ecommerce - Step 1: Ricerca delle parole chiave

Com’è evidente, il primo step da affrontare in questa guida SEO è individuare quali siano questi termini di ricerca di alto valore utilizzati dai vostri potenziali clienti. Potete trovarli mediante la ricerca delle parole chiave, che può essere condotta in diversi modi.

Innanzitutto, tenete presente che esiste una differenza tra la ricerca delle parole chiave in generale e la ricerca delle parole chiave per ecommerce. Perché? Per la maggior parte dei siti, le keyword rilevanti sono quelle che gli utenti digitano per cercare informazioni online. Ad esempio:

esempio keyword informative guida SEO per ecommerce principianti

Invece, quando si parla di SEO per ecommerce, è interessante il posizionamento con parole chiave commerciali, come queste:

keyword commerciali esempio guida SEO per ecommerce principianti

Notate la differenza? I blog e siti web ricchi di contenuti puntano su keyword “informative”, cioè quelle usate dagli utenti per cercare informazioni. Invece ai siti di ecommerce interessano le keyword commerciali, che rivelano l'intenzione dell’utente di fare un acquisto.

Suggerimenti di Google

In screenshot ed esempi di questo post citeremo Google, in quanto è il motore di ricerca più popolare al mondo. Ma processi simili a quelli qui illustrati sono replicabili anche per la maggior parte degli altri motori di ricerca.

Senza dubbio avrete notato l’esistenza della funzione di ricerca con completamento automatico di Google. Quando iniziate a digitare, Google vi suggerisce dei termini pertinenti (a volte anche buffi):

suggerimenti Google guida SEO per ecommerce principianti

Mentre nella parte inferiore della pagina appaiono ulteriori query di ricerca correlate:

ricerche correlate Google guida SEO per ecommerce principianti

Cercate idee per le parole chiave? Allora per voi tutti questi suggerimenti di Google sono una vera miniera d'oro; specialmente se già avete in mente una query da cui iniziare la ricerca.

Suggerimenti di Amazon

Potete procedere in modo analogo su Amazon, che è probabilmente un concorrente del vostro sito ecommerce. La cosa grandiosa dei suggerimenti Amazon è che sono incentrati sul prodotto, diversamente rispetto a quelli di Google, spesso legati a parole chiave informative

Su Amazon è possibile seguire lo stesso procedimento indicato sopra. Cercate una parola chiave corrispondente a un vostro prodotto:

suggerimenti Amazon

Otterrete idee sui termini da usare per le potenziali categorie di prodotto. Ad esempio, digitando “zaino​”, vedrete suggerimenti come “zaini uomo​”, “zaini donna​”, ecc.:

suggerimenti categorie Amazon

Tra i suggerimenti, insieme a possibili categorie di prodotto, appariranno anche alcune potenziali keyword:

suggerimenti keyword Amazon

Long tail keyword

Tra queste, troverete le long tail keyword​, parole chiave solitamente composte da tre o quattro termini. Più una parola chiave è lunga, più è specifica. Le long tail keyword presentano una minore concorrenza e spesso, per loro natura, dei tassi di conversione più elevati.

Automatizzare il processo di ricerca

Potete automatizzare il processo di ricerca, grazie a strumenti SEO appositi. Ad esempio, KTD automatizza il processo di ricerca delle parole chiave sia per Google che per Amazon. Usare uno strumento simile può risparmiarvi una lunga ricerca manuale, specialmente se il vostro catalogo di prodotti è vasto.

E poi potete ulteriormente approfondire la ricerca, sia su Amazon che su qualsiasi altro sito ecommerce con cui la vostra azienda compete. Per farlo, date un’occhiata alle sottocategorie di prodotto rilevanti. Tra queste, troverete idee di parole chiave e categorie per il vostro negozio:

Amazon libri sottocategorie

Su Amazon, dal menu a tendina “Scegli per categoria” in alto a sinistra, selezionate “Tutte le categorie”:

Amazon libri sottocategorie

Bingo! Ora ipotizziamo che vendiate libri. Cercate la categoria corrispondente e scegliete la sottocategoria più rilevante. Così facendo, potrete vedere tutti i diversi modi in cui Amazon ordina e organizza i libri in vendita:

sottocategorie libri Amazon

Provate vari abbinamenti e troverete nuove idee per parole chiave e categorie di prodotto. Potreste anche trovare delle sottocategorie da esplorare, che vi daranno ulteriori idee:

Ripetete questo processo per qualsiasi altro importante concorrente.

Strumento di ricerca per parole chiave (SEMRush)

Finora, attraverso questa guida SEO, abbiamo visto come eseguire ricerche di parole chiave a basso costo. Ma se avete 80 Euro da spendere, vi consiglio di investirli in un abbonamento mensile a SEMRush. Questo strumento migliorerà notevolmente il vostro elenco di parole chiave.

Ecco come.

Ipotizziamo che siate dei competitor di BustedTees.com, un negozio online di magliette per nerd. Tutto ciò che dovete fare è inserire il nome a dominio “BustedTees.com” nel campo “cerca​” di SEMRush e selezionare “Ricerca organica” nel menu a tendina sulla sinistra:

Ricerca organica SEMRush - Guida SEO per ecommerce principianti

Ora scorrete verso il basso e vedrete tutte le parole chiave con cui il sito BustedTees.com è posizionato sui motori di ricerca:

Parole chiave BustedTees.com - Guida SEO per ecommerce principianti

Fantastico! (Nello screenshot qui sopra, avrete notato anche metriche come “Volume” e “KD”, di cui parleremo tra un minuto).

Poi, sempre nel menu a tendina a sinistra, provate a selezionare “Concorrenti”:

Report concorrenti - Guida SEO per ecommerce principianti

Come risultato, otterrete una lunga lista di siti simili a BustedTees.com (o qualsiasi altro sito voi abbiate indicato per la ricerca):

Concorrenti BustedTees.com - Guida SEO per ecommerce principianti

Ora potete ripetere lo stesso procedimento per ciascuno di questi siti. Potrete vedere per quali keyword sono posizionati tutti questi siti concorrenti. E, utilizzando lo strumento di SEMRush per la gap analysis, potrete verificare con quali keyword ciascuno dei vostri concorrenti è posizionato e voi no:

Gap analysis SEMRush - Guida SEO per ecommerce principianti

Assicuratevi di selezionare “Parole chiave univoche”:

Selezione keyword uniche funzione SEMRush - Guida SEO per ecommerce principianti

E voilà! Avrete un elenco di parole chiave per le quali il vostro concorrente è posizionato e voi no:

Risultati gap analysis SEMRush - Guida SEO per ecommerce principianti

Scelta delle parole chiave giuste per il vostro negozio

A questo punto, il vostro elenco di parole chiave è probabilmente piuttosto lungo. Quindi, come restringerlo concentrandovi sulle parole chiave più importanti? Iniziate con alcuni fattori chiave.

1. Volume

Maggiore è il volume di ricerca, maggiore è il potenziale traffico sul vostro sito. SEMRush vi fornisce i dati sul volume di ricerca. E lo stesso fanno anche degli strumenti gratuiti come Google Keyword Planner.

Spesso le parole chiave ad alto volume presentano un’alta concorrenza.

2. Concorrenza

Più bassa è la concorrenza, maggiore è la probabilità di ottenere un buon posizionamento con una certa parola chiave. Anche per questo potete usare SEMRush, che vi indica il livello di difficoltà/concorrenza per la parola chiave (“KD”). Oppure potete usare uno strumento gratuito come MozBar per stimare il livello di concorrenza. Per esempio:

MozBar - Guida SEO per ecommerce principianti

Page authority (PA) e domain authority (DA) contribuiscono a determinare il grado di difficoltà nel classificarsi al di sopra dei risultati organici raffigurati. Più alto è il loro valore, più difficile, normalmente, è superarli.

In generale, conviene identificare le parole chiave con un volume di ricerca alto e una concorrenza bassa.

3. Rilevanza

Quanto è rilevante la vostra pagina prodotto o categoria rispetto al termine di ricerca? Questo è un fattore di ranking di enorme importanza, anche se spesso trascurato. Focalizzatevi sul posizionamento solo per ricerche davvero attinenti ai vostri prodotti. Google non si lascia prendere in giro!

4. Intento

Come abbiamo già detto, la SEO per ecommerce mira a targettizzare le parole chiave che denotano un alto intento di acquisto. Di solito, potete valutare l'intento di acquisto semplicemente in base alla parola chiave. Per esempio:

Taglia 42 abito rosso da donna
oppure
Tendenze vestiti 2018

 

Quale delle due query ha un più alto intento commerciale? Quale delle due visitatrici è più propensa ad acquistare qualcosa sul vostro sito? La prima, ovviamente.

Guida SEO per ecommerce - Step 2: Come strutturare un sito ecommerce

Il modo in cui le pagine del vostro sito sono organizzate e strutturate influisce sul ranking. E incide anche sulla user experience (UX). Fondamentalmente, l’obiettivo è agevolare sia i visitatori che i motori di ricerca nel trovare i prodotti all’interno del vostro negozio.

Più facile a dirsi che a farsi!

Man mano che aggiungete e rimuovete prodotti e categorie, la struttura del sito diventa sempre più complicata. Ma se riuscite a impostarla bene fin dall'inizio, risparmierete un sacco di tempo successivamente. Dunque:

  1. Assicuratevi che la struttura del vostro sito sia semplice, ma facilmente ampliabile man mano che il negozio cresce.
  2. Ogni pagina dev’essere distante il minor numero di clic possibile dalla homepage.

Semplicità

L’importanza della semplicità è spesso sottovalutata. Evitate che i visitatori debbano ricorrere alla freccia per tornare indietro per riuscire a navigare nel vostro sito; fate sì che non debbano impazzire per trovare quel che cercano. E poi, ad esempio, non serve modificare e riorganizzare la struttura del sito ogni volta che aggiungete una nuova categoria di prodotto.

La maggior parte della link authority si concentra sulla homepage, giusto? Quindi, com’è logico che sia, più clic separano la pagina di un prodotto dalla homepage, minore è l’authority di quella pagina.

Quali pagine ottimizzare? Legge della domanda e dell’offerta

Nella nostra guida SEO, queste erano le basi. Ma adesso addentriamoci in un ambito un po’ più tecnico. Ecco il prezioso consiglio che ci ha dato Aleyda Solis di Orainti su SEO per ecommerce e struttura del sito:

“Utilizzate la legge della domanda e dell'offerta per identificare quali livelli della struttura del sito (categorie, attributi, brand, filtri) meritano di essere indicizzati e ottimizzati; in altri termini, verificate se corrispondono a una domanda effettiva del pubblico”.

Forse qualcuno si sta chiedendo cosa significhi “indicizzati”? L’indicizzazione è l’inserimento nel database dei motori di ricerca. Quindi, una pagina “indicizzata” è una pagina inserita nell’indice o elenco dei risultati di ricerca. In altre parole, è una pagina che Google ha già scoperto.

E Aleyda continua:

“Questo perché uno dei problemi più comuni per i siti di ecommerce è la presenza di contenuti scarsi e contenuti duplicati. Spesso il problema deriva dai molti livelli interni nella struttura del sito web; è questo il caso delle pagine relative a filtri e attributi con pochissimi prodotti, peraltro inclusi anche in più pagine”.

Noindex e tag canonical

Per “contenuti scarsi” s’intende la presenza di poco testo, ben evidente se raffrontiamo un sito ecommerce e un blog o a un software. Pensate alle decine e decine di pagine con contenuto scarso generate per via di attributi e filtri dei prodotti. Magari alcune di queste pagine elencano solo uno o due prodotti.

Attributi prodotto - Guida SEO per ecommerce principianti

Il problema della duplicazione dei contenuti è tutto qui.

Spiega Aleyda:

“Il modo più semplice e comune per gestire una situazione del genere è semplicemente implementare la funzione noindex o configurare alcune pagine come canoniche rispetto ad altre; è più facile risolvere così che creando contenuti utili e rilevanti per queste pagine, in modo da renderle uniche e competitive. È un metodo più sbrigativo, ma non quello per sfruttare al massimo le opportunità di ricerca esistenti, indirizzando efficacemente le ricerche degli utenti verso i vostri contenuti e prodotti”.

Scegliere una pagina come “canonica” serve a comunicare a Google quale URL è la “versione principale” della pagina che desiderate sia visualizzata nei risultati di ricerca. È una pratica utile in caso di contenuti duplicati, perché Google segue le indicazioni. Senza i tag che contrassegnano una pagina come “canonica”, Google potrebbe:

  1. non individuare dei contenuti esclusivi, rilevando troppi contenuti duplicati;
  2. abbassare il vostro ranking;
  3. scegliere come “versione principale” una pagina che non avreste voluto.

Altri accorgimenti

Tenete presente che, se utilizzate Shopify, vengono generati automaticamente e aggiunti alle pagine dei tag canonical, volti a impedire la visualizzazione di contenuti duplicati nei risultati di ricerca. Si tratta di una funzione utilissima ai fini della SEO per ecommerce.

Tuttavia, Aleyda suggerisce di non limitarsi, se possibile, all’uso di noindex e tag canonical:

“È quindi fondamentale valutare per prima cosa se vi siano abbastanza query di ricerca relative a caratteristiche, tipologie e marchi del prodotto che offrite in ogni livello del vostro contenuto ecommerce, individuando dove valga la pena di puntare all’indicizzazione. Il contenuto è sufficiente? Allora verificate se è anche in linea col modo in cui gli utenti cercano il prodotto o se vada ampliato e ottimizzato, per renderlo rilevante e competitivo.

Il contenuto è scarso, non è ottimizzato e richiede ulteriori sforzi per essere perfezionato? Almeno sapete che gli sforzi frutteranno, poiché in precedenza avete già accertato la presenza della domanda e di consistenti ricerche degli utenti”.

Le informazioni che abbiamo fornito finora sono molte, soprattutto se siete nuovi alla SEO per ecommerce. Fortunatamente, Aleyda ha condiviso con noi questo grafico, utile per aiutare a visualizzare il suo procedimento per stabilire se una pagina meriti di essere indicizzata o meno. Il grafico fa riferimento specifico alle pagine “sfaccettate”, quindi quelle risultanti dall’inserimento di categorie, filtri, attributi, ecc. Prima, Aleyda si chiede se sia presente la domanda e se le ricerche siano sufficienti; poi verifica se i prodotti rilevanti disponibili sul sito sono abbastanza:

Tabella di Aleyda con struttura del sito - Guida SEO per ecommerce principianti

Qual è l’insegnamento da trarre? Non necessariamente vale la pena di ottimizzare ogni livello della struttura del vostro sito. Focalizzatevi sulle pagine potenzialmente più redditizie e puntate alla loro indicizzazione, prima di tutto.

Guida SEO per ecommerce - Step 3: SEO on page per l'ecommerce

Con la nostra guida SEO, vi siete dedicati alla ricerca delle parole chiave e avete perfezionato la struttura del vostro sito. Ora vediamo come ottimizzare i due tipi di pagina più preziosi:

  • pagine di categoria;
  • pagine di prodotto.

Non c’è da stupirsi se occorre iniziare dalle basi.

Le basi

Già utilizzate Shopify? Probabilmente sapete che questa piattaforma ha delle funzioni SEO integrate. Alcune sono automatiche:

  • tag canonical, di cui abbiamo parlato prima;
  • file sitemap.xml e robots.txt del sito, che vengono generati automaticamente;
  • title tag generati dai temi, anche per il nome del negozio;
  • collegamento con i social media e opzioni di condivisione, presenti in tutti i temi.

Invece, altre funzioni di Shopify richiedono le vostre capacità di ottimizzazione per essere implementate; è prevista la possibilità di:

  • modificare title tag e meta description per includere le parole chiave;
  • modificare il testo alternativo delle immagini per includere le parole chiave;
  • rinominare i file in modo che includano le parole chiave;
  • scegliere gli URL per post del blog, pagine web, prodotti e collezioni.

Quando ottimizzate title tag e meta description, tenete presente che questi elementi sono destinati a Google. Insomma, il primo passo è posizionarvi in prima pagina e il secondo passo è convincere gli utenti a fare effettivamente clic sul vostro sito.

A tal fine, termini come “Offerte”, “Sconto X%”, “Spedizione gratuita”, “Ampia selezione”, ecc. possono essere d’aiuto. Ma perché non è sufficiente soddisfare i motori di ricerca? Perché si sospetta che Google utilizzi la percentuale di clic (CTR) come fattore di ranking. In realtà il posizionamento in prima pagina dipende anche dai clic degli utenti e occorre stuzzicare il loro interesse.

Meta description - Guida SEO per ecommerce principianti

In più, questi termini possono aiutarvi ad ottenere un buon posizionamento tra i risultati di ricerca con delle long tail keyword.

1. Scegliete gli URL corretti

Secondo Rand Fishkin e il team di Moz, per un posizionamento ottimale ci sono alcune linee guida da seguire che riguardano gli URL:

  1. Il vostro URL dev’essere facile da leggere e da interpretare per gli utenti, perché l'accessibilità è importante per Google.
  2. L'utilizzo delle vostre parole chiave negli URL è altamente incoraggiato, poiché gli URL sono visibili nei risultati di ricerca.
  3. Meglio URL brevi che URL lunghi. Cercate di mantenere l’URL intorno ai 50-60 caratteri.
  4. Fate combaciare il più possibile URL e titolo della pagina.
  5. Non includete stop words come “e”, “di”, “il” e “a”.
  6. L’uso ridondante delle parole chiave non inganna Google e piuttosto viene considerato un indice di spam.

Tenete a mente queste linee guida quando scegliete gli URL per le pagine dei prodotti e delle categorie.

2. Riducete le pagine con contenuto scarso grazie a descrizioni di prodotto lunghe

Google e altri motori di ricerca utilizzano il contenuto della vostra pagina per determinare se e dove posizionarla tra i risultati di ricerca e con quali parole chiave.

Quindi, se le vostre pagine hanno descrizioni di prodotto brevi, è improbabile che riusciate a sfruttare le potenzialità di Google.

Descrizione prodotto breve - Guida SEO per ecommerce principianti

Ecco perché spesso le pagine di prodotto hanno descrizioni piuttosto lunghe, recensioni, ecc.

Descrizione prodotto lunga - Guida SEO per ecommerce principianti

Scrivete descrizioni di prodotto dettagliate e approfondite, in modo da sfruttare al massimo la “magia​” di Google. Se il vostro catalogo è vastissimo, concentratevi sui vostri prodotti migliori. Oppure focalizzatevi sui prodotti che già sono posizionati in fondo alla prima pagina di Google o in cima alla seconda pagina.

Più scrivete, più Google può essere preciso nella classificazione della vostra pagina… e più possibilità avete di usare le vostre parole chiave.

E poi diciamolo: anche ai clienti non dispiacerà trovare informazioni in abbondanza sui vostri prodotti, sempre utili per chi è interessato.

3. Approfittate delle parole chiave a indicizzazione semantica latente (LSI)

Le parole chiave a indicizzazione semantica latente sono quei termini strettamente correlati alla vostra parola chiave principale.

Potete trovarle attraverso una rapida ricerca su Amazon (o altri concorrenti noti) o con il buon vecchio Keyword Planner di Google, di cui abbiamo parlato sopra.

Su Amazon, cercate la vostra parola chiave principale e guardate le parole chiave secondarie che compaiono tra i suggerimenti. Ad esempio, supponiamo che il prodotto che vendete sia un frullatore:

Pagina prodotto frullatore - Guida SEO per ecommerce principianti

Termini come “14 velocità”, “450W”, “vaso in vetro 1400 ml” appaiono più volte e questo indica che sono forti fattori di vendita e probabili elementi comuni dei termini di ricerca.

Potete anche provare a cercare la vostra parola chiave tramite Google Keyword Planner, già menzionato prima, per ottenere alcune idee di parole chiave LSI:

Google Keyword Planner - Guida SEO per ecommerce principianti

Se la vostra pagina è ben posizionata con la keyword principale, potete provare a raggiungere la prima pagina anche con delle keyword secondarie. Quindi, usate le parole chiave a indicizzazione semantica latente ogni volta che è opportuno.

Guida SEO per ecommerce: conclusione

Per ora, vi abbiamo fornito una guida SEO di base; ma c'è molto di più da dire sulla SEO per ecommerce: SEO tecnica, link building, content marketing per ecommerce... e non solo.

Comunque, i tre passaggi fondamentali indicati in questa guida SEO sono sufficienti a indirizzarvi e probabilmente vi daranno parecchio da fare, almeno per il momento.

Se volete approfondire gli argomenti trattati in questa guida SEO per ecommerce dedicata ai principianti, ecco alcuni articoli da poter consultare:



Articolo originale di Shanelle Mullin, tradotto da Maria Teresa Cantafora.
Argomenti:
SEO